Tisana alla malva contro la cistite

Tisana alla malva contro la cistite

La malva è un’ottima soluzione contro i sintomi della cistite. Le sue proprietà emollienti, lenitive e anti-infiammatorie sono utilissime per contrastare le infezioni delle vie urinarie, alleviando il bruciore e promuovendo la guarigione.

Malva per la cistite: perché fa bene?

La cistite è un’infiammazione acuta o cronica della vescica generalmente causata da un’infezione batterica. Il batterio più comunemente coinvolto è l’Escherichia coli, un microrganismo che popola l’ultimo tratto dell’intestino e che può raggiungere la vescica sia dall’esterno (attraverso l’uretra) sia dall’interno (attraverso propagazione da organi vicini o per via ematica).

Non tutte le forma di cistite, tuttavia, sono associate ad infezione batterica. E’ il caso della cistite interstiziale, causata da un’infiammazione cronica della vescica, e della cistite da farmaci.

L’efficacia della malva per la cistite è dovuta a 2 fattori:

  • la presenza di tannini e antociani che svolgono un’azione antinfiammatoria
  • la presenza di mucillagini che svolgono un’azione lenitiva, alleviando i fastidi

La malva ha un’azione calmante, disinfiammante e lenitiva in grado di dare sollievo fin dalla prima somministrazione. I sintomi della cistite che riesce a contrastare sono::

  • bruciore
  • dolore durante la minzione
  • sensazione di pesantezza nell’area pelvica

Oltre ad usare la malva, è importante bere molto (almeno due litri di acqua al giorno).

Come preparare e assumere la tisana di malva per la cistite

tisana di malva

La malva è una pianta che appartiene alla famiglia delle Malvaceae. Le parti utilizzate sono le foglie e i fiori essiccati, ricchi di sostanze benefiche come flavonoidi, mucillagini, tannini e antociano. La malva esercita un’azione protettiva e antinfiammatoria nei confronti delle mucose con cui entra in contatto.

I fiori e le foglie di malva si raccolgono tra luglio e agosto. Se avete voglia di fare una passeggiata in campagna, approfittatene per farne scorta. Le farete poi essiccare e le conserverete in un barattolo di vetro. Se invece vivete in città o non vi piace la campagna, vi basterà andare in erboristeria per trovarle. Esistono anche soluzioni già pronte, come la tisana alla malva della Pompadour.

Ecco il procedimento per preparare la tisana alla malva:

  • fate bollire l’acqua
  • lasciate in infusione per 5 minuti uno o due cucchiaini di malva per ogni tazza preparata

La tisana può essere sorseggiata così com’è oppure con l’aggiunta di un cucchiaino di miele.

Controindicazioni

Non si segnalano particolari effetti collaterali legati all’assunzione di malva. L’uso di questa pianta è sconsigliato a coloro che assumono farmaci salvavita in quanto l’elevato contenuto di mucillagini può ridurre l’assorbimento dei medicinali.

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Il metodo della macerazione a freddo

Secondo alcuni, il modo migliore di assumere la malva è quello di preparare una macerazione a freddo. Questa metodologia evita che il calore distrugga parte delle preziose mucillagini contenute nella pianta.

  • versate 3 cucchiaini di foglie e fiori di malva in un contenitore con mezzo litro di acqua
  • coprite con un coperchio e lasciate riposare per tutta la notte
  • filtrate e bevete

In questo modo otterrete una bevanda alla malva più ricca di mucillagini, e dunque ancora più efficace per la cistite.

Altri rimedi naturali contro la cistite da abbinare alla malva

Esistono diversi rimedi della nonna contro la cistite, non tutti ugualmente efficaci. Oltre all’infuso di malva, abbiamo:

Uva ursina

L’uva ursina è una pianta che cresce prevalentemente nei sottoboschi. Ha proprietà diuretiche, antinfiammatorie e antibatteriche che recano sollievo immediato contro la cistite. Il principio attivo che permette di disinfiammare le vie urinarie è l’idrochinone, una sostanza antibatterica che deriva dalla scissione dell’arbutina contenuta nell’uva ursina a contatto con urine dal ph alcalno. La pianta contiene anche flavonoidi che esercitano un effetto diuretico, consentendo un lavaggio frequente della vescica. Si trova in commercio sotto forma di preparato per tisane o tintura madre.

Gramigna

La gramigna è una pianta infestante diffusa in tutto il mondo. Ricca di mucillagini. polioli e sali minerali, oltre a piccole quantità di olio essenziale, ha proprietà diuretiche, lenitive, emollienti e antimicrobiche. Tra le altre cose, è utilizzata per disinfettare le vie urinarie in caso di cistite.

Mirtillo

Oltre a ridurre l’infiammazione, il mirtillo protegge le pareti della vescica dai batteri. Merito di sostanze antiossidanti note come proantocianidine, particolari polifenoli contenuti nella frutta e nella verdura di colore rosso o viola. In particolare, il succo di mirtilli neri impedisce all’Escherichia Coli, il germe maggiormente responsabile della cistite, di aderire alle cellule epiteliali della vescica.

Pompelmo

Nel 1979 l’immunologo Jacob Harich scoprì che i semi di pompelmo impiegavano molto tempo a decomporsi. Il segreto della loro resistenza è un mix di principi attivi in grado di contrastare l’aggressione di funghi e batteri. Da allora l’estratto di semi di pompelmo è utilizzato come antibiotico e antifungino naturale. In particolare, grazie alla sua capacità di rallentare la crescita dei germi e di rendere alcaline le urine, è impiegato da anni per curare la cistite.

Camomilla

La camomilla è frequentemente utilizzata in associazione alla malva nella preparazione di bevande per disinfettare le vie urinarie e combattere la cistite. L’infuso di camomilla ha proprietà antispastiche, antisettiche e lenitive. Può essere impiegata anche per effettuare lavaggi intimi che aiutano a lenire i fastidi legati alla cistite.

D-mannosio

Il D-mannosio è il rimedio per la cistite più conosciuto e, secondo molti, il più efficace. Si tratta di uno zucchero semplice naturalmente presente nel nostro corpo e in alcune piante. Ha la capacità di bloccare la proliferazione di alcuni tipi di batteri e di evitare che si attacchino alle pareti dell’apparato urinario. A differenza dell’antibiotico, il D-mannosio non uccide i batteri ma li spinge fuori dal tratto urinario.

Redazione

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